L'opera è divisa in XIII libri. Nei primi capitoli, Agostino parla della sua infanzia a Tagaste, dei suoi studi e della sua professione di retore a Cartagine dove vive una vita dissoluta (vivrà per molti anni con una donna dalla quale avrà un figlio), fino a quando legge l'Hortensius di Cicerone e si avvicina al Manicheismo. Successivamente, parte per Roma e per Milano con la madre (alla quale Agostino era molto legato), la concubina, il figlio ed alcuni amici; proprio a Milano ascolta le prediche del vescovo Ambrogio e decide di convertirsi al Cristianesimo.
Gli ultimi capitoli sono dedicati al Tempo. Agostino parte dall'analisi della Genesi ed arriva ad affermare che il Tempo nasce con la creazione, in quanto Dio è fuori dal tempo. Il Tempo non è nè passato in quanto non è più nè futuro in quanto non è ancora; il Tempo esiste nel presente, ma a condizione di tramutarsi in passato e di non essere ancora futuro (se fosse sempre attuale, il presente sarebbe eterno). Per capire meglio il Tempo bisogna rivolgersi alla nostra interiorità: la memoria ci dimostra che ciò che ha trattenuto nel passato lo riviviamo sempre nel presente, mentre il futuro è un'attesa che avviene anch'essa nel presente. Passato, presente e futuro vengono uniti dall'anima. La spiegazione è più lunga ed articolata, ma questo non è il luogo adatto per affrontarla entrando nei dettagli.
Le Confessioni sono un testo molto importante dal punto di vista filosofico, sono un'opera piacevole e non difficile da capire ed è inoltre interessante la scelta dell'autore di rivolgersi sempre direttamente a Dio nel corso di tutto lo scritto.
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