martedì 27 novembre 2012

Frankenstein

Frankenstein è uno dei romanzi più conosciuti a livello mondiale e tantissimi sono i film che hanno preso spunto da quest'opera.

Il capitano Walton è al Polo Nord per una spedizione e, durante la navigazione, salva uno strano uomo, il dottor Victor Frankenstein, che gli racconta la sua storia.

Frankenstein è uno scienziato di Ginevra che, essendo appassionato del mistero dell'origine della vita, decide di creare una creatura, assemblando tra loro parti di corpi di alcuni cadaveri. Usando l'elettricità riesce a darle la vita ma, appena vede la sua creazione muoversi, scappa spaventato. Il mostro comincia a vagare pieno di curiosità e di benevolenza, ma, ben presto, è costretto a cambiare i suoi sentimenti rendendosi conto dell'ostilità e del disgusto che provoca nelle persone che lo vedono. In totale solitudine giunge così in una piccola fattoria, dove comincia ad osservare la vita della famiglia che vi abita; qui impara a parlare e leggere ma, appena tenta un approccio con i padroni della casa, viene cacciato in malo modo. La creatura torna così da Frankenstein per chiedergli una compagna: il dottore all'inizio acconsente, ma poi rifiuta, inorridito al pensiero di una possibile discendenza dei due mostri. Da quel momento la vita di Frankenstein diventerà un incubo.

Frankenstein ha una struttura molto particolare e complessa: è scritto in forma di lettere (la storia è riportata nella corrispondenza tra il capitano Walton e la sorella), gli eventi non sono narrati in ordine cronologico e ci sono tre narratori (sempre all'interno delle lettere) con i loro conseguenti punti di vista (Walton che informa la propria sorella, Frankenstein che racconta a Walton la sua storia e la creatura che parla a Frankenstein).

L'opera mette in luce diversi temi importanti come quello della conoscenza proibita, quello del voler superare i propri limiti (Frankenstein che vuole dare la vita e Walton che vuole esplorare luoghi sconosciuti come il Polo Nord), quello della scienza e delle sue responsabilità morali e quello dell'ingiustizia sociale.

Frankenstein, inoltre, rompe la struttura tipica dei romanzi gotici, in quanto non è nè ambientato in luoghi misteriosi (ad esempio chiese o castelli) nè narra di eventi soprannaturali, bensì tratta di un vero e proprio esperimento scientifico.

Da leggere!

venerdì 23 novembre 2012

Gargantua e Pantagruel

Gargantua e Pantagruel è una sorta di opera enciclopedica a cui Rabelais ha dedicato gran parte della sua vita.

L'opera si divide in quattro libri dove vengono narrate, come già suggerisce il titolo, le gesta del gigante Gargantua e di suo figlio Pantagruel.

Il Primo libro nasce come una continuazione di una cronaca popolare che aveva per protagonista un gigante di nome Gargantua. Rabelais prende spunto da questa notizia e racconta com'è nato questo personaggio, che tipo di educazione ha ricevuto e come sconfigge il re Picrochole che aveva assalito il regno di suo padre. Il Secondo libro narra invece della nascita e dell'educazione di Pantagruel (il figlio di Garagantua), del suo incontro con Panurge (che diventerà il suo inseparabile compagno), della lotta alla quale sarò chiamato per difendere il regno di Gargantua e, proprio come il padre, vivrà avventure incredibili. Nel Terzo libro domina la figura di Panurge che vuole sposarsi, ma sia Pantagruel (rappresentato come un saggio che contempla dall'alto la follia degli uomini) sia i suoi amici (cioè i vari personaggi che si sono uniti alla corte del gigante durante la narrazione) cercano di dissuardelo; anche le varie figure che verranno interpellate in proposito confermeranno le parole di Pantagruel: un possibile matrimonio di Panurge sarebbe una rovina in quanto la moglie lo "farebbe becco" e lo rovinerebbe. Non contento di questi responsi, Panurge decide di partire insieme ai suoi compagni alla ricerca della divina Bottiglia Bacbuc; il viaggio sarà ovviamente movimentato e  caratterizzato da incontri curiosi.

Gargantua e Pantagruel appare come un'opera buffa piena zeppa di personaggi incredibili, ma in realtà Rabelais vi svolge un'indagine attenta ed accurata. L'autore, infatti, critica l'educazione tradizionale a favore di quella umanistica, osserva e descrive attentamente i costumi dell'epoca e soprattutto critica aspramente la Chiesa, caratterizzata da lotte interne tra Cattolici e Protestanti (non a caso l'opera sarà sequestrata e proibita dalle autorità ecclesiastiche).

Il vero protagonista dell'opera, però, è sicuramente il linguaggio: Rabelais riesce ad inventare un suo francese personale, ora aulico ora popolare, con termini greci e latini.

Gargantua e Pantagruel è un capolavoro in cui Rabelais riesce ad unire, senza mai essere banale, la comicità con una capacità critica fuori dal comune.



 

martedì 20 novembre 2012

Gerusalemme liberata

La Gerusalemme liberata è un'opera che tutti conoscono in quanto viene studiata alle superiori, ma credo che pochi decidano di leggerla.

Dopo sei anni di guerra, i cristiani sembrano aver dimenticato lo scopo della crociata. Viene così inviato sulla terra l'arcangelo Gabriele per invitare Goffredo di Buglione a guidare l'ultima e più gloriosa impresa. I crociati arrivano dunque a Gerusalemme dove, dall'alto di una torre, Erminia indica al re Aladino i più noti e valorosi guerrieri cristiani, tra i quali si trova Trancredi, di cui Erminia è innamorata. Tancredi, però, è innamorato della guerriera musulmana Clorinda. Le potenze infernali intendono ostacolare i crociati spingendo il mago Idraote ad inviare al campo cristiano la nipote, la bellissima Armida; essa, con l'inganno, riesce a far allontanare dal campo molti cavalieri, tra cui il prode Rinaldo. Tancredi viene ferito dal musulmano Argante ed Erminia, sapendo l'accaduto e volendo curare l'amato, si traveste da Clorinda, entra nel campo cristiano, ma viene scoperta; Tancredi la insegue e giunge al castello dove Armida trattiene i suoi compagni. Le vicende si susseguono fino alla famosissima scena del combattimento tra Tancredi e Clorinda e la vittoria cristiana sui pagani.

I temi trattati nell'opera sono quelli del bene e del male e dell'amore (Erminia - Tancredi, Tancredi - Clorinda, Armida - Rinaldo, Olindo - Sofronia) che non è mai sereno.

La fortuna domina sulle vicende umane e la conseguente vanità delle cose si lega alla condizione di solitudine che caratterizza molti personaggi del poema. I personaggi, infatti, hanno una straordinaria ricchezza psicologica, nella quale si riflettono aspetti caratteriali dello stesso Tasso.

La Gerusalemme liberata è uno dei maggiori capolavori della letteratura italiana e consiglio la sua lettura a tutti.

domenica 4 novembre 2012

Cime Tempestose

Emily Brontè viene annoverata tra i maggiori romanzieri di lingua inglese. Cime Tempestose è il suo capolavoro, che uscì nel 1847 insieme ai romanzi delle sue due sorelle, Charlotte ed Anne. La sua era una famiglia di talenti; infatti, anche il fratello aveva una grande predisposizione all'arte, ma purtroppo la estinse con l'abuso di alcool e droga. Due sorelle,invece, morirono da piccole perchè si ammalarono in un vitto a Cowan Bridge dove regnavano l'incuria, la denutrizione e la violenza (a quell'epoca era una cosa "normale" e diffusa e Dickens descriverà questi luoghi nei suoi romanzi) e l'unico a sopravvivere a tutta la famiglia fu il padre, che non morì giovane di tisi come tutti gli altri.
 
L'opera si apre con l'arrivo del signor Lockwood a Thrushcross Grange, dove ha preso in affitto una casa, un tempo dei Linton e ora di proprietà del signor Heathcliff, il quale riesede poco lontano, alla fattoria delle Cime Tempestose. Durante la seconda visita al padrone, Lockwood è costretto a rimanere alle Cime a causa di una tempesta: quella notte, mentre è nella stanza che gli hanno assegnato, ode e vede lo spettro di una donna, Catherine. Appena si fa giorno, torna spossato e malaticcio a Thrushcross Grange, dove viene curato dalla governante, Mrs. Dean; stupito da ciò che gli era accaduto durante la notte, le chiede di raccontargli la storia di quei luoghi...

Heathcliff era un trovatello che fu portato alle Cime Tempestose dal signor Earnshaw dopo un suo viaggio a Liverpool e che lo fece allevare insieme ai suoi due figli, Hindley e Catherine. Tra quest'ultima e il trovatello si instaurò un forte legame, mentre Hindley lo prese in odio e, alla morte di suo padre, lo relegò tra i servi. Il tempo passò e Catherine diventò una bellissima ragazza, corteggiata da Edgar Linton; essa si confidò a Mrs. Dean dicendole che lei amava Heathcliff, ma non poteva sposarlo perchè sarebbe stato sconveniente; Heathcliff sentì questo dialogo e se ne andò. Catherine si sposò con Linton e Hindley intanto ebbe un figlio, Hareton. Dopo degli anni, Heathcliff tornò e si rese conto che l'amore tra lui e Catherine non era mutato; egli però aveva uno scopo ben preciso: vendicarsi di coloro che gli avevano fatto del male. La vendetta di Heathcliff sarà terribile e non risparmierà nessuno.

Cime Tempestose è un romanzo dove le forti passioni la fanno da padrone: da una parte il grande amore tra Heathcliff e Catherine e dall'altro l'odio, il risentimento, caratteristiche caratteriali che non si riscontrano solo in Heathcliff. L'abbruttimento morale e la violenza percorrono le pagine di questo romanzo fino a far stare male chi legge.

Una particolarità di quest'opera è che la storia è ambientata tra il 1773 e il 1802, ma le scene si svolgono sempre e solo tra Thrushcross Grange e le Cime Tempestose, senza mai prendere in considerazione le vicende storiche dell'epoca; questo rende la vicenda atemporale, nel senso che può essere posta in qualsiasi tempo, rendendo così i personaggi eterni.

Concludendo, posso affermare con sicurezza che Cime Tempestose è davvero un capolavoro.

giovedì 1 novembre 2012

Aut - Aut

Kierkegaard è stato il precursore di quella corrente di pensiero che sarà definita con il nome di Esistenzialismo.

Aut - Aut è considerata una delle sue opere maggiori e contiene la contrapposizione fra vita estetica e vita etica. L'opera, inoltre, è una critica serrata contro Hegel, il filosofo dell' et - et.

L'estetica è vivere nel momento, è avere infinite possibilità, è indifferenza e porta a scorgere nel godimento il senso e lo scopo della vita, sottoponendo quest'ultima ad una condizione che, o sta al di fuori dell'individuo, o è nell'individuo ma in modo da non essere posta per opera dell'individuo stesso. L'esteta è un disperato perchè sa che tutto è vano, ma non riesce ad andare oltre a questa concezione e tutto quello che fa lo fa con foga grazie alla disperazione, ma si stanca presto di ogni cosa. L'estetica nell'uomo è, quindi, quello per cui egli spontaneamente è quello che è.

L'etica, invece, è libertà. Qui si può compiere una scelta assoluta e questo comporta lo scegliere se stessi. Scegliere se stessi significa che quell'io che si sceglie ha una infinita molteplicità in sè; esso ha uno storia nella quale riconosce la sua identità e la sua congiunzione col tutto. Bisogna lottare per essere se stessi e l'espressione di questa lotta è il pentimento, cioè l'amore verso Dio; quanto maggiore è la libertà, tanto maggiore è la colpa. "Solo quando nella scelta si entra in possesso di se stessi, in modo che ogni movimento è accompagnato dalla coscienza di una responsabilità, solo allora si ha scelto se stessi eticamente, solo allora ci si è pentiti di se stessi; solo allora si è concreti, solo allora si è nel proprio isolamento totale in assoluta continuità con quella realtà alla quale si appartiene". L'etico vede dei compiti e il dovere è un compito della personalità, quindi è qualcosa di interno e non di esterno. I doveri principali sono quelli del lavoro e del matrimonio. L'etica è quello per cui l'uomo diventa quello che diventa.

In Timore e tremore, poi, l'uomo arriverà alla fede, che è l'espressione di vita più alta.

Il riassunto che ho dato di Aut - Aut è molto superficiale, ma aiuta a capire a grandi linee il tema trattato. Quest'opera è di grande importanza perchè al pensiero di Kierkegaard si rifaranno i grandi esistenzialisti del Novecento e non solo. Aut - Aut è un piccolo gioiello della filosofia.