"Il grande Gatsby" è considerato il capolavoro di Francis Scott Fitzgerald e il manifesto della cosiddetta Età del Jazz.
L'opera narra la storia di Jay Gatsby, uomo che ha saputo costruirsi da sè la propria fortuna. Nick Carraway, il narratore del romanzo, prende in affitto una casa di proprietà di Gatsby, diventando così suo vicino; i due ben presto diventano amici. Nick è amico anche di Daisy Fay e di suo marito Tom Buchanan, giocatore di polo e dedito a tradire la moglie senza usare troppe accortezze per nasconderglielo. Man Mano che la storia procede, Nick viene a sapere la storia di Gatsby e scopre che in passato aveva avuto una relazione con Daisy, della quale è ancora innamorato. Proprio grazie a Nick i due riescono a incontrarsi di nuovo e da quel momento la storia si avvia verso il suo tragico finale.
"Il grande Gatsby" descrive lo stile di vita tipico degli anni '20, in un'America popolata da personaggi come Tom Buchanan, uomo "a cui tutto è concesso", ma che non tollera l'abbandono da parte della propria moglie; come Daisy, donna sottomessa e fragile e come Jordan Baker, ragazza emancipata.
Quello di Gatsby è sicuramente il personaggio maggiormente delineato e drammatico dell'intera opera; egli è un uomo solo, ossessionato dal desiderio di avere Daisy e, infatti, è solo per lei che si è costruito (in maniera poco pulita) tutto il suo mondo fatto di feste e lusso. E' un uomo destinato alla sconfitta e la sua morte fisica era già stata preceduta dalla sua morte interiore.
"Il grande Gatsby" è composto da nove brevi capitoli, scritti in stile semplice e scorrevole. Fitzgerald non descrive dettagliamente i personaggi, ma lascia che sia il lettore a costruirli in modo completo grazie alle informazioni che gli mette a disposizione, non dilungandosi mai in lunghe descrizioni o analisi psicologiche.
E' un libro che consiglio di leggere per poter comprendere la bravura di uno dei più grandi e sfortunati scrittori del Novecento.
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