domenica 15 novembre 2015

Via dalla pazza folla

Sono sicura che ormai vi siete abituati alle mie sparizioni, ma ritorno sempre, quindi non dovete disperare ;-). Quest'oggi vi vorrei parlare di un romanzo inglese, Via dalla pazza folla di Thomas Hardy. 

Gabriele Oak è un pastore che si innamora della bellissima Batsheba Everdene e non esita a chiederla in sposa. La giovane, però, rifiuta la proposta e torna alla tenuta dello zio dove, alla morte di quest'ultimo, riceve in eredità i suoi possedimenti. Gabriele, nel frattempo, dopo anni di sacrifici perde tutti i suoi averi, ma non si dispera e si mette subito in cammino per cercare un nuovo impiego, giungendo proprio alla tenuta di Batsheba, la quale lo assume, sapendo che è un onesto lavoratore e a lei devoto. La giovane, per crearsi qualche svago e non pensare al lavoro che comporta l'avere una proprietà, durante il giorno di San Valentino manda per scherzo un biglietto d'amore al vicino William Boldwood. Questi è uno scapolo molto ricco, apparentemente insensibile al fascino femminile, ma la grazia e la giovinezza di Batsceba lo stregano, portandolo a farle una corte serrata. Ecco però giungere al villaggio Francis Troy, un avvenente soldato, già amante di Fanny Robin, la cameriera dello zio di Batsceba, scomparsa da diverso tempo. Il suo fare spigliato, unito ad una galanteria soldatesca, e la sua bellezza, porteranno la signorina Everdene ad innamorarsi di lui e a sposarlo, nonostante le ragioni apportate da Gabriele per dissuaderla. Da questo momento le sorti di tutti i personaggi del romanzo cambieranno. 

Via dalla pazza folla parla soprattutto di amore non corrisposto, anche se poi la perseveranza verrà premiata. Batsceba rappresenta la giovinezza, la bellezza, ma anche l'indipendenza, in quanto decide del proprio destino e non si lascia intimorire dal mondo dei proprietari che la circonda. Tutti i personaggi maschili del romanzo sono innamorati di lei, anche se in modi diversi. Gabriele, per esempio, rappresenta l'amore costante e devoto che non si intromette nelle decisioni di Batsceba, ma che le sta a fianco per proteggerla e per assicurarle la felicità; Boldwood, invece, è tormentato da un amore folle e geloso che lo porterà ad atti estremi. Troy, una volta ottenuto l'oggetto del suo desiderio, si stanca della vita matrimoniale e si dedica solo al gioco sfruttando i soldi della moglie, anche se i sensi di colpa per Fanny lo rendono un personaggio un po' più simpatico agli occhi del lettore.

Ammetto che non è un romanzo facile: lo stile di scrittura di Hardy è complesso, ricco di termini dialettali e di infiniti dialoghi, ma queste caratteristiche non tolgono nulla alla grandezza dell'opera. Armatevi di pazienza e leggetelo perché ne vale la pena! 

martedì 3 novembre 2015

Un tram chiamato Desiderio

Care/i amiche/i, chiedo scusa per la lunghissima assenza. Tra un po' di pigrizia, il lavoro e il mio recentissimo viaggio a Firenze, mi sono persa e non ho scritto nulla. Perdonatemiii! 

Oggi vi propongo una tragedia di Tennessee Williams: Un tram chiamato desiderio

Blanche si reca in visita dalla sorella Stella a New Orleans. Entrambe sono felicissime di rivedersi, ma le notizie che porta Blanche non sono per nulla buone: tutto ciò che apperteneva alla famiglia è andato perduto e il suo rimanere vedova non ha di certo aiutato questa già disperata condizione. Stella ospita la sorella nella sua casa che Blanche reputa orribile e incredibilmente povera, ma ecco comparire il marito polacco di Stella; Stanley è possente, animalesco e lo dimostra in ogni gesto, esercitando una sorta di attrazione su Blanche, nonostante essa lo critichi di continuo. Iniziano così i primi dissapori fra Stanley e la cognata, perché con il suo permanere in città, i due coniugi hanno perduta la loro intimità. Blanche, inoltre, comincia a mostrare segni di un esaurimento nervoso preoccupante, stato dovuto soprattutto al suicidio del marito e alle cause che lo hanno spinto a farlo, circostanze che la donna ha tramutato in uno stile di vita inaccettabile. Ovviamente la permamenza di Blanche non durerà per molto e Stanley giocherà un ruolo importante nel cacciarla. 

Un tram chiamato desiderio è un'opera estremamente complessa. Ammetto che prima ho visto il film di Kazan con Marlon Brando e la bellissima Vivien Leigh e me ne sono innamorata. Ho deciso così di leggere il dramma e ho scoperto che alcuni passi erano stati omessi, probabilmente come inaccettabili per la Hollywood del tempo. Ad ogni modo in quest'opera sono presenti differenti temi, come quello dell'omosessualità del marito di Blanche e della malattia mentale. Blanche, infatti, è ossessionata dalla vecchiaia: non si fa mai vedere in piena luce e cambia discorso quando le si chiede l'età. Nella sua testa lei e il marito sono ancora due ragazzini innamorati ed è per questo che è attratta dai giovani, faccenda che le procura molteplici problemi. La figura di Stanley è completamente opposta: è ottuso, insensibile di fronte a certe problematiche, gran giocatore e bevitore, rozzo e soprattutto istintivo, qualità che lo rendono sensuale agli occhi della cognata.

La trama di questo dramma è costruita alla perfezione e il mio breve riassunto non può rendere la bellezza e la complessità dell'opera. Vi consiglio di leggerlo, se possibile in lingua originale, e sono sicura che rimarrete a bocca aperta!