domenica 6 settembre 2015

Venere in pelliccia

Dopo secoli, rieccomi qui per proporvi un classico della letteratura erotica di tutti i tempi: Venere in pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch. Per cominciare vanno dette due cose importanti: la prima è che il romanzo è ricco di riferimenti autobiografici e che dal nome del suo autore deriva il termine “masochismo”.

Il narratore si reca dall'amico Severin, il quale gli racconta una curiosa storia vissuta tempo addietro. Severin era ossessionato dal dipinto Venere allo specchio di Tiziano, tanto da idolatrare la sua effige; durante un soggiorno in un centro termale dei Carpazi ritrova le fattezze della modella del quadro nella avvenente e ricca vedova Wanda von Dunajev. Severin dichiara alla donna di voler essere il suo schiavo, in modo da poterla servire come una dea. Inizialmente Wanda non è molto convinta della faccenda, ma il gioco, a poco a poco, comincia ad attirarla, finché non decide di partire per Firenze, ribattezzando Severin in Gregor e conferendogli il titolo di suo servo personale. La ricca vedova, non contenta di una sottomissione solo apparente e quindi incerta, redige un vero e proprio contratto che contiene queste parole:

Il signor Severin von Kusiemski a partire da oggi cessa di essere il fidanzato della signora Wanda von Dunajev e rinuncia a tutti i diritti derivatigli dalla sua qualità di amante; in più, s'impegna, sulla sua parola d'uomo d'onore e di gentiluomo, a essere d'ora in poi schiavo della signora di cui sopra finché non gli sarà resa la libertà dalla signora stessa. […] La signora von Dunajev potrà non soltanto castigare il suo schiavo per la più piccola negligenza o per il più piccolo errore, ma avrà anche la facoltà di maltrattarlo come e quando vorrà, secondo il proprio capriccio o anche solo per procurarsi un diversivo; avrà anche il diritto di ucciderlo, se le piacerà; in breve, egli diventa sua proprietà in tutto e per tutto. […] In cambio, la signora Dunajev promette, finché resterà sua padrona, di mostrarsi il più spesso possibile in pelliccia, soprattutto quando infierirà contro il suo schiavo.”

Ovviamente un rapporto basato su simili premesse non procederà nel migliore dei modi...

Venere in pelliccia è un'analisi attenta ed accurata di quel particolare tipo di piacere che si ricava dalla sottomissione (e non solo) che è appunto il masochismo. Wanda è nella realtà Fanny Pistor, la prima vera donna importante nella vita di von Sacher-Masoch, e Aurora Rumelin, dopo aver deciso di far suo l'autore del romanzo, gli manderà proprio una lettera contenente un contratto simile a quello descritto nell'opera, mettendo in trappola il caro Leopold.

Nonostante il tema di Venere in pelliccia sia piuttosto “delicato”, von Sacher-Masoch non scende mai nella volgarità, ma anzi descrive accuratamente tutto il percorso mentale che può portare qualcuno a desiderare un rapporto basato su un totale dislivello fra i due amanti, anche se la visione di Severin/Leopold cesserà di essere idealizzata come all'inizio dell'avventura con Wanda.

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