domenica 13 settembre 2015

Appunti di un giovane medico

Qualche tempo fa mi è stata consigliata la visione di uno sceneggiato inglese dal titolo A Young Doctor's Notebook, interpretato da Daniel Radcliffe. Sono rimasta positivamente impressionata sia dalla storia che dall'interpretazione degli attori, pensando che questa è davvero un'ottima miniserie, a differenza di quelle mostrate dalla nostra tv (anche se la guardo raramente). Ovviamente non potevo non leggere il libro da cui è stato ricavato lo sceneggiato e, perciò, eccomi qui pronta a parlarvi di Appunti di un giovane medico di Michail A. Bulgakov.

Appunti di un giovane medico è una raccolta di nove racconti pubblicati dall'autore in tempi e giornali diversi, i quali seguono tutti l'esperienza di Bulgakov nell'ospedale del villaggio di Nikol'skoe, un luogo sperduto, dove il giovane scrittore neolaureato in medicina si ritrova ad affrontare casi incredibili, spesso scontrandosi con la mentalità chiusa degli abitanti del luogo.
Il primo racconto è L'asciugamano col galletto: il narratore arriva a Mur'e (nome fittizio che indica Nikol'skoe) dopo ventiquattr'ore di viaggio, inzaccherato di pioggia e infreddolito. Il piccolo ospedale inizialmente lo rassicura, finché non serve il suo aiuto per aiutare una ragazza caduta in una gramola, la macchina che serve a maciullare il lino. Le condizioni della giovane sono disperate, ma il nuovo medico, nonostante la totale assenza di esperienza pratica, decide di amputare la gamba, ottenendo un buon esito e rimanendo stupito del suo sangue freddo e della sua destrezza.
In Il battesimo del rivolgimento, il protagonista deve per la prima volta occuparsi di un parto trasversale: in preda al panico corre nella sua stanza per consultare un manuale riguardante il modus operandi da adottare in questi casi. Dopo lunghi minuti di panico, il dottore decide di agire. Un altro caso difficile si presenta in La gola d'acciaio, dove deve effettuare d'urgenza una tracheotomia ad un bambina, mentre la madre e la nonna di questa si disperano perché convinte che il dottore voglia sgozzarla.
Le situazioni disperate continuano ne La tormenta, ne L'occhio stellato, fino ad arrivare al grosso problema della sifilide che colpisce un gran numeri di individui del distretto. La cosa incredibile è che quasi nessuno dei pazienti si rende conto di quanto pericolosa sia questa malattia e credono che il dottore sia inesperto e non capisca che il loro è un semplice problema di mal di gola. La superstizione e l'ignoranza sono una costante degli abitanti della zona e in Le tenebre d'Egitto vengono raccontate alcune pratiche, come quella di mettere una zolletta di zucchero nella vagina di una partoriente per “invogliare” il nascituro ad uscire alla svelta. Sempre in questo racconto, un contadino affetto da malaria decide di prendere tutte le dosi di chinino prescritte in un colpo solo, convinto, in questo modo, di guarire più velocemente.
Morfina e Io ho ucciso si discostano dagli scritti precedenti ed infatti non fanno parte del ciclo originario. Nel primo breve racconto, il dottor Poljakov scrive all'amico Bomgard di aiutarlo, ma, senza aspettare la risposta di quest'ultimo, si uccide. A Bomgard resta il taccuino del suicida, nel quale si racconta con estrema precisione e chiarezza la dipendenza da morfina. Il secondo racconto, invece, tratta dell'uccisione di un colonnello da parte di un dottore durante il regime di Petjjura in Ucraina.

Appunti di un giovane medico è un'opera incredibile, in cui l'autobiografia dell'autore ha un posto predominante in ogni singolo racconto. Le operazioni e le malattie sono descritte senza mezzi termini e le paure del dottore/Bulgakov vengono analizzate minuziosamente, anche se spesso con un tocco ironico. L'ignoranza e la ritrosia degli abitanti del distretto sono davvero esasperanti e il narratore ha davvero un'enorme pazienza nel cercare di aiutarli, anche se spesso non viene minimamente preso in considerazione.
Quest'opera mi ha fatto capire che la professione del medico non fa proprio per me, ma grazie a Dio, o a chi altro, gli ospedali non sono così messi male.
Vi consiglio davvero di leggerlo!

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