domenica 24 agosto 2014

Il campo del dolore

Il campo del dolore è un racconto di Karen Blixen presente nella raccolta Racconti d'Inverno del 1942.

Adam, appresa la notizia della morte del cugino e del conseguente matrimonio dello zio con la giovane promessa sposa del defunto, parte dall'Inghilterra per tornare nella sua Danimarca. Durante una camminata nei loro possedimenti, Adam si accorge che lo zio è intento a fissare un campo di segale dirimpetto a loro: il vecchio, allora, gli racconta che qualche tempo prima era stato incendiato un suo appezzamento di terreno e dell'accaduto fu accusato Goske Piil, il quale venne subito imprigionato. La madre del presunto colpevole andò a chiedergli grazia e lui le assicurò di liberare il figlio a patto che lei riuscisse a mietere da sola, in un giorno, quello stesso campo di segale che ora hanno davanti a loro. La donna, ovviamente, accettò.

Appena iniziato il racconto ho subito pensato che Adam e la giovane sposa dello zio diventassero amanti. Non mi sono mai sbagliata tanto: questo breve testo è molto più profondo di quanto può sembrare. Di grande interesse è la discussione iniziale tra Adam e lo zio, il cui tema verte sulle diversità tra gli dei dell'Olimpo e di quelli nordici. Adam è a favore di questi ultimi perché li reputa virtuosi e, in un certo senso cavallereschi. Lo zio, però, afferma che gli dei greci sono nettamente superiori: gli Asi devono affrontare il male e il dolore, trovandosi così a confronto con entità potenti quanto loro, mentre gli dei mediterranei, essendo onnipotenti, hanno preso sulle loro spalle il dolore dell'universo. Altro tema chiave è quello del sacrificio della madre verso il proprio figlio: una donna forte, pronta a tutto pur di salvare la sua prole. Il sacrificio per amore è qui ammirato e compianto. Adam cerca di convincere lo zio a ritirare la sua parola, ma il vecchio si oppone: ritirare ciò che è stato deciso sarebbe umiliante per la donna. Dopo questo scambio di battute, Adam comprende che il suo posto è lì e che, anche lui, deve accettare il proprio destino.

Il campo del dolore vale un'ora del vostro tempo, quindi non esitate a procurarvene il testo!

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