mercoledì 7 maggio 2014

Una donna

Una donna è uno dei primi romanzi femministi italiani.

Sibilla Aleramo, in questo libro, racconta la propria storia: dall'abbandono degli studi al lavoro in fabbrica col padre, del rapporto con i genitori (amore per il papà, il quale, a poco a poco, si allontana sempre più da lei e dalla famiglia, e incomprensione verso la madre, donna divorata da una forte depressione che la porterà alla pazzia), allo stupro subito da un dipendente dell'azienda e al loro matrimonio riparatore, alla grande infelicità, alla nascita del figlio e all'impegno sociale come riscatto.

La narratrice scandaglia con estrema lucidità i sentimenti che si agitano in lei, soprattutto il grande bisogno d'amore che non ha ricevuto dal padre e che il marito, in quanto uomo volgare, non riesce a darle. L'incapacità di comprendere la madre svanirà con il suo diventare moglie: come lei, cercherà di togliersi la vita per sfuggire al dolore di un'esistenza totalmente priva di affetto. Solo il figlio riuscirà a darle una speranza, ma, ben presto, si renderà conto che il piccolo è soprattutto un vincolo che la tiene legata al marito che non sopporta più. La protagonista/Sibilla, allora, prenderà una decisione finale che, all'epoca, fece molto scalpore.

La totale dedizione, sottomissione e accettazione della propria situazione non sono, come si credeva, prove di coraggio da parte delle donne, ma vincoli imposti dalla tradizione patriarcale fino allora predominante. Sibilla è stata davvero una “Donna”, in quanto si è liberata dalla “schiavitù” dei legami familiari. L'essere amati è una componente fondamentale per ogni essere umano, uomo o donna che sia, ed è quindi giusto perseguirla.

Probabilmente neppure io sarei riuscita a prendere una decisione come quella della protagonista del romanzo (e di conseguenza di Sibilla), nel senso che avrei cercato di tenere con me mio figlio, ma erano altri tempi e di certo non esistevano leggi adatte per il divorzio e per l'affidamento della prole.

La vita di Sibilla Aleramo è stata piena di dolori e amori appassionati, esperienze che la hanno portata ad essere una delle principali scrittrici italiane di sempre. Una donna è davvero un'appassionata autobiografia in forma di romanzo.

Una buona madre non deve essere, come la mia, una semplice creatura di sacrificio: deve essere una donna, una persona umana”.

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