Beowulf è
un poema epico in lingua sassone risalente circa all'VIII secolo. Il
manoscritto in cui esso era contenuto (insieme ad altri testi a
soggetto meraviglioso) ha subito una sorte rocambolesca: dopo essere
stato acquistato, nel '600, da un antiquario, Sir Robert Cotton, è
stato poi vittima di un incendio nel '700.
Beowulf
arriva dalla Svezia alla corte del re danese Hrodgar. La dimora di
quest'ultimo, il Cervo, costruita con l'intento di allietare la
corte, è stata assediata dal terribile orco Grendel. La notte del
suo arrivo, Beowulf ha un terribile scontro con il mostro e riesce a
staccargli un braccio (a mani nude!) facendolo fuggire quasi morente.
Tutta la corte è felice, ma la pace dura poco: la madre di Grendel,
infatti, decide di vendicarsi e, mentre recupera il braccio del
figlio ormai morto, uccide un uomo. Supplicato da Hrodgar, Beowulf si
incammina verso la laguna in cui vive la nuova nemica; l'eroe uccide
anche lei ma, questa volta, lo fa aiutandosi con una spada magica.
Ricoperto di gloria e di tesori, Beowulf ritorna in Svezia dove, dopo
la morte dello zio Hygelach, diventa re. Durante la sua vecchiaia,
ecco presentarsi un nuovo pericolo: un Drago furibondo per essere
stato derubato di un oggetto dal tesoro da lui custodito...
Nonostante
Beowulf sia un racconto così antico, i personaggi sono complessi.
Grendel, ad esempio, rappresenta l'esule, lo straniero, non segue
nessuna regola, ha progetti e paure. Il Drago, invece, è
intelligente e vendicativo. La cosa curiosa è che anche Beowulf, con
la sua forza e la sua altezza sovrumane, viene accomunato proprio a
questi mostri, creando una sorta di diffidenza negli altri uomini
verso la sua persona. La concezione della storia da parte dell'autore
sconosciuto del poema è decisamente pessimistica: gli sforzi umani
sono del tutto vani.
Il
testo usa diverse ripetizioni (per facilitarne la memorizzazione, in
quanto, probabilmente, tramandato oralmente) e riprende le
caratteristiche tecniche dell'epica germanica, mentre la sua materia
è di derivazione scandinava. L'influsso del Cristianesimo è forte,
ma non predominante: nel testo, infatti, si crea una solida unione
tra di esso e il paganesimo.
Beowulf è
il più importante testo della letteratura anglosassone, è il primo
scritto in un volgare europeo ed è l'unica epica compiuta delle
letterature germaniche antiche. Con tutti questi primati, che altre
ragioni si possono addurre per convincervi a leggerlo!?
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