lunedì 1 luglio 2013

Ulisse

Ulisse è un romanzo di James Joyce edito a Parigi nel 1922 e pubblicato nei paesi anglosassoni solo nel 1933. Quest'opera è costruita secondo lo schema dell'Odissea e da qui il titolo.
 
Il romanzo è ambientato a Dublino e tutta la vicenda si svolge il 16 giugno 1904. I protagonisti sono Leopold Bloom, l'"Ulisse moderno", il giovane Stephen Dedalus (personaggio già protagonista dell'opera Ritratto dell'artista giovane), che corrisponde a Telemaco, e, in parte, Molly Bloom, moglie di Leopold e che si può paragonare a Penelope. Bloom ospita, al termine di questa lunga giornata, Dedalus in casa sua; il primo è alla ricerca di un "figlio" (il suo unico figlio maschio è morto molti anni prima), mentre il secondo è alla ricerca di un "padre". Joyce, comunque, non è molto interessato alla storia, ma alla struttura del testo: ogni episodio si svolge in una determinata ora del giorno e corrisponde a un canto dell'Odissea; ogni episodio, inoltre, ha il suo centro di sensazioni in una determinata parte del corpo umano ed è contraddistinto da un particolare simbolo; il linguaggio e lo stile cambiano a seconda dell'argomento trattato (per comprendere meglio questi punti, si veda la Guida alla lettura, dove ci sono gli schemi dell'opera scritti da Joyce). Il romanzo raffigura "l'odissea" di due uomini comuni nel corso di una giornata e per questo Joyce si sofferma sulle vicende e sui pensieri dei diversi personaggi. Grande rilevanza ha il capitolo conclusivo dove si trova il celebre monologo interiore di Molly Bloom, la quale, a differenza della Penelope omerica, non è per niente fedele al marito, ma a lui comunque sempre ritorna.
 
Ulisse è decisamente un'opera molto difficile e, a mio avviso, inutilmente lunga. Mi spiego meglio. L'idea dell'opera è geniale ma alcune parti, sempre secondo me, sono troppo ampie e poco pertinenti, non solo con la storia, ma con la struttura stessa del romanzo. Sembra quasi che Joyce si stesse cimentando in un lungo esercizio tecnico. In ogni caso Ulisse è una delle maggiori opere del Novecento e sarebbe bene leggerla, anche se ci vuole molta pazienza.

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