Oggi
parliamo di Denti bianchi,
un'opera dell'autrice inglese Zadie Smith.
Archibald
Jones, inglese e incapace di prendere qualsiasi decisione, e Samad
Miah Iqbal, bengalese alla ricerca costante di Allah, sono vecchi
amici che hanno combattuto insieme durante la Seconda guerra
mondiale. Il 1974 segna l'inizio alla storia: Archie, poco dopo aver
tentato il suicidio, incontra la bellissima, giovanissima, nerissima,
ma senza denti, giamaicana Clara Bowden che, nel giro di pochi mesi,
diventa sua moglie. Clara e Alsana, la sposa di Samad, nonostante la
diffidenza iniziale, stringono amicizia e ad unirle è la gravidanza.
Da questi strani matrimoni, il primo fatto per sfuggire ai testimoni
di Geova e il secondo combinato, nasceranno Irie e i due gemelli
Magid e Millat. Samad, impegolato in una stramba relazione con
l'insegnante di musica dei suoi figli, decide di mandare Magid, uno
dei due gemelli, nel suo paese d'origine per allontanarlo dalle
tentazioni dell'Occidente e per farlo diventare un vero musulmano, ma
questa decisione porterà la sua famiglia allo sfacelo. Millat,
invece, diventa un ragazzo bellissimo, dedito alle droghe e alle
ragazze bianche; un giorno, però, lui, Irie e Joshua Chalfen vengono
scoperti mentre fumano erba. Il preside della scuola decide di farli
studiare insieme a casa di Joshua, il cui padre è uno scienziato
eugenista, mentre la madre un'esperta di giardinaggio che,
innamorandosi di Millat, cerca di aiutarlo in tutti i modi. Il
risultato sarà che il gemello “londinese” entrerà a far parte
del KEVIN, cioè un gruppo di fondamentalisti islamici. Il ritorno
fortemente voluto dalla signora Chalfen di Magid, ormai trasformato
in un vero inglese nonostante la sua lontananza dalla Gran Bretagna,
complicherà ancora di più le cose.
Le
situazioni narrate in Denti bianchi
spesso sfiorano l'assurdo, ma non per questo risultano inverosimili.
I grandi temi del romanzo sono quelli del razzismo, della religione,
del fondamentalismo e del conflitto generazionale. Ogni personaggio
proviene da un paese diverso (Archi è inglese, Samad bengalese,
Clara giamaicana) e l'incredibile è che non solo si ha un odio tra
bianchi e neri, ma anche tra indiani e persone con un colore più
scuro di pelle. Alsana, inizialmente, non vede di buon occhio il
matrimonio tra Archie e Clara proprio perché quest'ultima è nera.
Altro ruolo fondamentale nell'opera lo hanno i vari culti religiosi,
che l'autrice descrive con tutti i loro paradossi: basti pensare alla
mamma di Clara, una testimone di Geova più che convinta, che attende
con ansia la fine del mondo promessa da Dio o la speranza di Samad di
poter trasformare almeno uno dei suoi figli in un musulmano perfetto.
Questa fede esasperata nella religione non può che portare
all'estremismo. Ma il fondamentalismo esce anche dall'ambito
propriamente religioso: Joshua, stanco della propria famiglia,
diventa attivista in un'organizzazione a favore degli animali, mentre
suo padre è completamente votato alla scienza e, in particolare,
cerca di soppiantare Dio manipolando geneticamente un topo. Le due
generazioni di immigrati tentano disperatamente di rimanere attaccate
alle loro radici, ma l'Occidente le schiaccia, creando così in loro
una profonda scissione.
I
temi del romanzo sono più di questi, ma analizzarli tutti è
impossibile.
Denti bianchi
è una descrizione, anche se un po' marcata, dei conflitti che
lacerano la nostra società e per questo ne consiglio a tutti la
lettura.
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