Ogni volta dico di scrivere più
spesso e, immancabilmente, sparisco per settimane. Non sono una brava
blogger, ma gli impegni mi costringono ad assentarmi più di quanto
vorrei. Ad ogni modo rieccomi qui per parlarvi di un'opera
meravigliosa e di capitale importanza per la nascita della poesia
moderna: I Fiori del Male di
Charles Baudelaire.
I Fiori del Male è
diviso in sei sezioni (dalla seconda edizione del 1861): Spleen
et ideal, Tableaux
parisiens, Le Vin,
Fleurs du Mal, Révolte
e La Mort. I temi
trattati nelle poesie sono molteplici e tutti di grande importanza.
Innanzi tutto il poeta è in grado di cogliere le corrispondenze
segrete che uniscono tutta la natura ma, proprio a causa di questa
capacità che lo rende superiore, è bandito dalla società e
schernito dagli uomini. Altra grande fonte di dolore del poeta è lo
spleen, quel miscuglio di noia e malinconia che attanaglia la sua
vita; proprio l'oscillare tra la stagnazione e il desiderio di
spiritualità, porta Baudelaire ad un contrasto interiore che gli fa
descrivere, spesso con un certo compiacimento, le scene più turpi e
macabre. Questo aspetto, e quello del satanismo, sono forse le
caratteristiche che più attraggono, ma vorrei sottolineare che nel
poeta non sono presenti solo questi fattori (anche se hanno dato vita
a poesie sublimi) e, soprattutto, egli usa queste immagini per dare
risalto ad idee più profonde e di grande tormento. Non voglio essere
pedante, ma, oltre alla forza espressiva dei versi, c'è una capacità
di poetare non comune, per esempio nell'uso dell'alessandrino o del
sonetto, che fa di Baudelaire un grande tecnico e maestro della
struttura. Secondo il mio punto di vista quelle dedicate alle donne
sono tra le opere migliori, capaci di descrivere sentimenti e
situazioni mai banali e che non cadono nel patetico. Tramite l'amore,
il poeta ha cercato la perfezione e una via d'uscita dalla Noia che
non gli lasciava scampo. Questo ciclo sulle donne raggiunge vertici
altissimi di lirismo, dove la promessa di voluttà che il corpo
femminile promette viene descritto tramite profumi, vestiti, tutti
elementi che trasformano la donna in qualcosa di artificiale e che la
elevano a simbolo. Dopo i più accesi sentimenti, l'amore si tramuta
in odio e disprezzo, fino ad arrivare alle invettive ed al sadismo,
sottolineando il carattere satanico della donna. So che non è
proprio lusinghiero nei confronti del mio sesso, ma non ha
importanza: ciò che conta è la bellezza e la forza dei versi.
I Fiori del Male sono
un'opera obbligatoria perché attraverso il loro tramite si può
arrivare a comprendere lo sviluppo della poesia successiva. In queste
poche righe non sono riuscita a spiegare nemmeno un decimo
dell'importanza e dei diversi aspetti dei versi di Baudelaire: per
questo vi invito a leggerlo o a rileggerlo, in modo da assaporarne
tutta la profondità.
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