martedì 14 aprile 2015

I Fiori del Male

Ogni volta dico di scrivere più spesso e, immancabilmente, sparisco per settimane. Non sono una brava blogger, ma gli impegni mi costringono ad assentarmi più di quanto vorrei. Ad ogni modo rieccomi qui per parlarvi di un'opera meravigliosa e di capitale importanza per la nascita della poesia moderna: I Fiori del Male di Charles Baudelaire.

I Fiori del Male è diviso in sei sezioni (dalla seconda edizione del 1861): Spleen et ideal, Tableaux parisiens, Le Vin, Fleurs du Mal, Révolte e La Mort. I temi trattati nelle poesie sono molteplici e tutti di grande importanza. Innanzi tutto il poeta è in grado di cogliere le corrispondenze segrete che uniscono tutta la natura ma, proprio a causa di questa capacità che lo rende superiore, è bandito dalla società e schernito dagli uomini. Altra grande fonte di dolore del poeta è lo spleen, quel miscuglio di noia e malinconia che attanaglia la sua vita; proprio l'oscillare tra la stagnazione e il desiderio di spiritualità, porta Baudelaire ad un contrasto interiore che gli fa descrivere, spesso con un certo compiacimento, le scene più turpi e macabre. Questo aspetto, e quello del satanismo, sono forse le caratteristiche che più attraggono, ma vorrei sottolineare che nel poeta non sono presenti solo questi fattori (anche se hanno dato vita a poesie sublimi) e, soprattutto, egli usa queste immagini per dare risalto ad idee più profonde e di grande tormento. Non voglio essere pedante, ma, oltre alla forza espressiva dei versi, c'è una capacità di poetare non comune, per esempio nell'uso dell'alessandrino o del sonetto, che fa di Baudelaire un grande tecnico e maestro della struttura. Secondo il mio punto di vista quelle dedicate alle donne sono tra le opere migliori, capaci di descrivere sentimenti e situazioni mai banali e che non cadono nel patetico. Tramite l'amore, il poeta ha cercato la perfezione e una via d'uscita dalla Noia che non gli lasciava scampo. Questo ciclo sulle donne raggiunge vertici altissimi di lirismo, dove la promessa di voluttà che il corpo femminile promette viene descritto tramite profumi, vestiti, tutti elementi che trasformano la donna in qualcosa di artificiale e che la elevano a simbolo. Dopo i più accesi sentimenti, l'amore si tramuta in odio e disprezzo, fino ad arrivare alle invettive ed al sadismo, sottolineando il carattere satanico della donna. So che non è proprio lusinghiero nei confronti del mio sesso, ma non ha importanza: ciò che conta è la bellezza e la forza dei versi.

I Fiori del Male sono un'opera obbligatoria perché attraverso il loro tramite si può arrivare a comprendere lo sviluppo della poesia successiva. In queste poche righe non sono riuscita a spiegare nemmeno un decimo dell'importanza e dei diversi aspetti dei versi di Baudelaire: per questo vi invito a leggerlo o a rileggerlo, in modo da assaporarne tutta la profondità.

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