martedì 4 novembre 2014

Via col vento

Anche questa recensione, come la precedente, tratta di un romanzo ambientato nel Sud degli Stati Uniti. Prima, però, devo fare una confessione: Via col vento è uno dei miei film preferiti. Dopo averlo visto innumerevoli volte ho finalmente trovato il libro di Margaret Mitchell, innamorandomene ancora di più. So che sembra strano, ma la storia e i personaggi sono di tutto rispetto e non è assolutamente scontato né banale. Vi consiglio fin d'ora di armarvi di pazienza e di leggerlo perché ne vale davvero la pena! Stesso consiglio sulla pazienza vale anche per il film vista la sua non indifferente durata!

Siamo in Georgia, nella piantagione di Tara, dove la bellissima Rossella O'Hara sta chiaccherando piacevolmente con i gemelli Tarleton. La giovane dagli occhi di gatto è la più corteggiata della contea e non vede l'ora di partecipare alla festa del giorno successivo alle Dodici Querce. Peccato però che l'attesa venga rovinata dalla notizia che il suo adorato Ashley (l'unico che non la vuole, ma solo in apparenza) si stia per sposare con l'insignificante Melania! Rossella non si dà per vinta e, durante la festa, gli confessa il suo amore. Ad assistere alla discussione fra i due c'è il capitano Rhett Butler, uomo affascinante, cinico e beffardo. Rossella, per ripicca verso Ashley, sposa Carlo, il fratello di Melania. I vari matrimoni vengono celebrati in tutta fretta perché il Sud sta per entrare in guerra contro gli Stati del nord. Il conflitto porterà morte e distruzione, toglierà il sistema della schiavitù e ucciderà Carlo. Rossella e Melania si trasferiscono ad Atlanta e, proprio durante l'assedio della città, Melania darà alla luce un bambino. Grazie all'aiuto di Rhett, le due giovani riescono a fuggire a Tara. La magnifica piantagione, però, non è più la stessa: Elena, la madre di Rossella, è morta e Gerald, suo padre, impazzito dal dolore, non è più il caparbio irlandese di un tempo. Rossella non demorde neanche questa volta, ma si rimbocca le maniche e lavora la terra, costringendo i vecchi servi neri rimasti e le sue sorelle ad aiutarla. Nel frattempo ritorna pure Ashley, ma non è di nessun aiuto perché totalmente incapace di fare il coltivatore. Rossella, per pagare le tasse esagerate imposte dagli yankee, decide di chiedere aiuto a Rhett, il quale si è arricchito durante la guerra in modo poco chiaro e poco pulito. Purtroppo però, non può esserle d'aiuto perché si trova in carcere, ma le vie del Signore sono infinite e Rossella, appena uscita dalla prigione, trova Franco Kennedy, lo spasimante di sua sorella. Con l'inganno, la bella e furba Miss O'Hara lo sposa e intraprende la carriera di commerciante. Anche Franco farà però una brutta fine. Ed ecco che finalmente Rhett le chiede di sposarlo! Sa benissimo che Rossella pensa ad Ashley, ma spera in un suo cambiamento.

Via col vento non è solo una storia d'amore, ma è anche uno scorcio di storia degli Stati Uniti, dalla guerra di Secessione a tutti i problemi che essa ha comportato, come la libertà degli schiavi, il governo poco pulito dei nordisti, la nascita del Ku Klux Klan ecc. E' vero che l'amore la fa da padrone, ma non è trattato come un sentimento banale, anzi. Ciò che Rossella prova verso Ashley è fondato su una visione costruita su di lui che non rispecchia la realtà; Ashley desidera Rossella solo per il suo corpo, mentre Rhett per la sua mente, mostrando in questo di essere davvero capace di amare, nonostante la sua aria di menefreghismo assoluto. I personaggi di Rossella e Melania sono diversissimi, ma entrambi splendidi: la prima è egoista, opportunista, pronta a tutto pur di far quattrini, mentre la seconda è dolce e comprensiva, ma forte e decisa quando serve. Rossella odia Melania, ma senza di lei non può stare perché, nonostante la sua fragilità, è proprio lei ad aiutarla in ogni momento della sua vita. Anche i personaggi maschili sono molto dissimili tra loro: Rhett è il bello e maledetto, il rinnegato, alla fine migliore di tutti gli altri; Ashley, invece, è un uomo inutile, incapace di stare al mondo.

Che dire, in questo romanzo c'è di tutto ed è davvero uno dei capolavori della letteratura americana (so che sono di parte, ma credetemi lo stesso)!

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