Qualcuno volò sul nido del
cuculo: so che sembra strano
leggere un titolo così recente tra queste “pillole”, ma, che lo
crediate o no, pure io leggo libri “contemporanei”. Tra l'altro
avevo visto precedentemente il film e sono rimasta piacevolmente
sorpresa che il regista abbia riportato il romanzo sullo schermo tale
e quale.
Bromden,
il pellerossa narratore dei fatti, vive ormai da anni in manicomio,
ed è considerato da tutti muto e sordo, cosa non vera ma che lui non
smentisce. Lui e tutti gli altri pazienti sono sottomessi alla
terribile Miss Ratched, la Grande Infermiera, una donna sadica, dura
come pietra. L'esistenza nella corsia procede seguendo un ferreo
regolamento che non permette quasi nulla, facendo sentire i degenti
dei “conigli” incapaci di agire e di pensare. Bromden sa che la
colpa di tutto questo non è solo della Grande Infermiera, ma della
Cricca di cui fa parte e che sta alle sue spalle, cioè della società
dei consumi, della tecnica e della prepotenza che ha distrutto anche
suo padre e la sua tribù. Ma ecco che un bel giorno arriva un nuovo
paziente, un muscoloso, tatuato e rosso irlandese trasferito lì da
una fattoria correzionale, dopo essere stato “preso” per gioco
d'azzardo e rissa. La vita nella corsia cambia rapidamente perché il
nuovo arrivato, Randle Patrick McMurphy, porta finalmente la vita,
esprimendola all'inizio con vere risate (cosa che i degenti non sanno
più fare) e poi battendosi contro Miss Ratched , cioè contro il
conformismo e la crudeltà celata sotto la maschera ipocrita della
pietà. Bromden, nonostante le esitazioni iniziali, seguirà McMurphy
nella sua lotta contro il sistema...
Qualcuno volò
sul nido del cuculo è
un capolavoro, un grido disperato di rivendicazione della propria
libertà da parte di coloro che la società ritiene inadatti a tutto.
La storia è raccontata da Bromden, mischiata con i suoi ricordi
d'infanzia e con le sue allucinazioni, rendendo così più potente la
sua disperata accusa contro una società malvagia mossa da meccanismi
volti a distruggere chiunque vi si opponga. Insomma, svegliamoci per
non essere vittime di lobotomie atte a toglierci quel po' di ragione
che ci permette di pensare e di essere noi stessi!
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