venerdì 5 settembre 2014

L'illustre casata Ramires

Goncalo Mendes Ramires, insieme alla sorella Grazia, è l'ultimo discendente di una delle più antiche famiglie del Portogallo. È un giovane gentile, altruista, ma anche facilmente manipolabile. Dopo aver terminato gli studi a Coimbra torna nel suo antico castello (non per niente è chiamato il Signore della Torre) dai suoi fedeli servi e amici. Goncalo ha un'anima poetica e infatti comincia a scrivere la storia del suo antenato Tructesindo Ramires e della sua terribile battaglia contro il Bastardo di Baiao. Alla morte del deputato di Vila Clara, il vecchio Sanches Lucena, Goncalo si fa irretire dal sindaco Gouveia, il quale gli consiglia di prendere il posto del defunto, passando al partito opposto e facendo la pace con il potente Cavaleiro. Dopo un attimo di esitazione, il Signore della Torre trova tutte le giustificazioni possibili per seguire il consiglio dell'amico. Infatti, finirà col piegarsi di fronte a Cavaleiro, grande amico d'infanzia, poi odiato a causa del suo mancato matrimonio con l'adorata sorella Grazia. Goncalo, però, non rimarrà sottomesso agli altri per sempre...

Che dire, L'illustre casata Ramires è davvero un signor romanzo! De Queiroz è stato un maestro nel costruire l'indolente personaggio di Goncalo, uomo pieno di contraddizioni ma dall'animo nobile, e per questo davvero umano. I continui passaggi dalla storia del Signore della Torre a quella da lui scritta sul suo antenato Tructesindo, si compenetrano alla perfezione, rendendo il romanzo più ricco e complesso.

Di letteratura portoghese non me ne intendo per nulla e l'aver scoperto De Queiroz mi ha reso davvero contenta. All'inizio del romanzo, devo ammettere, ho provato un po' di noia perché non riuscivo ad entrate nella storia, ma, continuando a leggere, mi sono ricreduta. Il mio masochismo nel portare a termine qualsiasi libro si è rivelato un'arma efficace! Spero che anche voi apprezziate questo autore, forse lasciato un po' in disparte.

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