lunedì 12 agosto 2013

Il suono della montagna

Nuova "pillola" riguardante il Giappone. Il romanzo di oggi è Il suono della montagna (1949) di Yasunari Kawabata. Questo autore è uno degli scrittori più importanti del Sol Levante, primo giapponese a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1968 e grande ammiratore e amico di Yukio Mishima. La sua produzione è molto ampia e, insieme con altri autori, ha dato vita al movimento d'avanguardia Shinkankakuha ("Movimento Neopercettivista"), il cui scopo era quello di cogliere la realtà attraverso l'immediatezza delle sensazioni.

Il romanzo si concentra sulla storia di una famiglia e in particolar modo sul suo componente più anziano, Shingo. Egli è un uomo sensibile, assorto nei suoi sogni (i quali hanno un ruolo centrale per la sua vita) e nel passato. Shingo non ama la moglie Yasuko (era innamorato infatti della sorella di lei, morta molti anni prima); il figlio Shuichi ha problemi di alcol, mantiene un'amante e non dimostra affetto verso la consorte Kikuko; la figlia Fusako si rifugia nella sua casa con le sue due figlie perchè vuole divorziare dal marito spacciatore. In questo clima di decadenza familiare, Shingo si lega sempre di più alla nuora Kikuko, donna fragile ma molto intelligente. In tutto il romanzo un ruolo predominante lo ha la natura e in particolare il suono della montagna che dà il titolo al libro: "Somigliava al suono del vento lontano, ma aveva una forza profonda come se si trattasse dei rimbombi della terra. Pareva quasi che qualcosa risuonasse nel suo capo. Per un attimo Shingo pensò che era il suo orecchio che ronzava e, per accertarsene, scosse la testa. Il suono cessò. Dopo che il suono era cessato, per la prima volta Shingo ebbe paura. Rabbrividì pensando che forse era il preannuncio della morte".

Il suono della montagna è scritto in modo asciutto, "giornalistico". Gli stati d'animo dei protagonisti si intuiscono dai loro gesti, dalle loro parole e da come percepiscono la natura che li circonda: mai, però, ci sono emozioni forti o improvvise (dai romanzi che ho letto sembra proprio una caratteristica specifica del popolo giapponese, ma le mie letture di questo paese non sono state molte e quindi è solo una mia supposizione).

Il suono della montagna è un'opera malinconica, scandita dal passare delle stagioni, dalle abitudini di Shingo e della sua famiglia e dal dolore che tutti i personaggi provano nel fondo del loro cuore. 

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