Ho scoperto Israel J. Singer per
caso e, dopo aver letto due suoi romanzi, direi che è giunto il
momento di parlarvene.
Siamo a Nyesheve, città della
Galizia austriaca, dove Rabbi Melech, guida spirituale degli ebrei
chassidici, vive con la sua numerosa famiglia e, triste per aver
perso la terza moglie, decide di dare in sposa la figlia minore,
Serele, a Nahum, un giovane di Rachmanivke. Rabbi Melech vuole
celebrare il matrimonio il più in fretta possibile perché ha
intenzione di risposarsi per la quarta volta con Malkah, un'orfana
allevata da zii caduti in disgrazia. Nahum arriva alla corte di
Nyesheve estremamente spaventato e inconsapevole di ciò che lo
attende, calcolando che sia lui che la sposa hanno quattordici anni.
Anche i genitori del giovane non sono d'accordo con tutta questa
fretta, ma l'insistenza del burbero Rabbi Melech vince le loro
resistenze e le nozze vengono proclamate. Nahum, inizialmente, non
adempie ai suoi doveri coniugali e il suocero comincia a
spazientirsi, fino a quando il fatto avviene: a questo punto nulla è
più d'ostacolo al suo matrimonio. Rabbi Melech pensa di ottenere da
Malkah una totale sottomissione, visto il grande favore che le
concede unendola a lui, ma la fanciulla è uno spirito libero e non
si lascia “domare”. Giunta a Nyesheve, Malkah, proprio come
Nahum, sente la mancanza per la sua vecchia città, ma il loro
incontro cambierà tutto. I due si sentono attratti l'uno verso
l'altra come il ferro da una calamita, anche se Nahum comincia ad
avere timore delle pene che possono derivargli dal desiderare una
donna sposata; Malkah, al contrario, non fa altro che tormentarlo con
le sue mosse seducenti. Questo tira e molla li porterà a cedere alle
loro voglie...
La seconda parte del romanzo si
apre a Bialogura, nella Polonia russa, in un tempo posteriore
rispetto ai fatti precedenti. Qui compare un giovane taciturno e
sempre dedito a recitare i Salmi che si fa chiamare Yoshe e che gli
abitanti soprannominano Kalb, il “tonto”. Reb Kanah, il custode
della sinagoga del luogo, vede il lui un segno del cielo: dandogli
dell'ospitalità e credendolo scemo, può sperare di unirlo in
matrimonio a Zivyah, la sua figlia ritardata. I suoi piani andranno a
buon fine, grazie a un caso fortuito.
Yoshe Kalb è
un'opera costruita magistralmente e gli opposti si inseguono di
continuo. Si passa, ad esempio, dalla sfarzosa corte di Nyesheve,
dove Nahum è sempre dedito allo studio della Kabbalah, al povero
Yoshe Kalb, munito solo di una sacca e del libro dei Salmi che recita
in continuazione. Ogni personaggio, inoltre, è carico di una forte
sessualità che mostra in differenti modi, come quella che investe
Nahum, sempre in bilico tra il desiderio più potente e la paura più
angosciante, paura dovuta al pensiero delle pene riservate ai
peccatori che si lasciano tentare dalla carne.
Il
riassunto di Yoshe Kalb
non
può essere più dettagliato di così, perché i fatti da scoprire e
su cui riflettere sono molteplici e di certo non posso rovinarvi la
lettura svelandovi tutto! Aspetto un vostro parere ;).