domenica 24 novembre 2013

Ivanhoe

Ivanhoe è un romanzo scritto da Walter Scott nel 1823.

Nel 1194 il regno d'Inghilterra, dilaniato dai conflitti fra sassoni e normanni, è retto dal vile re Giovanni, impossessatosi del trono mentre il fratello Riccardo Cuor di Leone è impegnato in Terra Santa. Dopo la divertente scena iniziale del romanzo, dove i protagonisti sono i servi di Lord Cedric, Gurth e Wamba, compare il fuggiasco Wilfred d'Ivanhoe, di ritorno dalla terza crociata, dove ha combattuto con re Riccardo: per questo fatto, era stato ripudiato dal padre, Lord Cedric.I personaggi presenti nell'opera sono molti e tutte le loro vicende finiscono per intrecciarsi, dando così vita ad innumerevoli avventure. Ed ecco le belle Rowena e Rebecca, il padre di quest'ultima, Isaac, i malviventi Robin Hood e Frate Tuck e i due cattivi, il priore di Jorvaulx e il terribile cavaliere templare Brian de Bois-Guilbert.

Scott non descrive mai nel dettaglio la fisionomia del suoi personaggi, ma tratteggia di tutti i tratti più importanti della loro psicologia. I loro caratteri, inoltre, scaturiscono dalle immagini del paesaggio che li circonda. Il personaggio di Bois-Guilbert, forse, è quello più complesso, in quanto è dilaniato da un profondo dissidio interiore: è un uomo cattivo, fattosi monaco dopo una delusione d'amore, il quale sfoga la propria pulsione sessuale repressa combattendo e compiendo il male.

Scott è stato il primo autore a rompere le regole del romanzo storico: con lui la storia e il racconto si intrecciano, eliminando il confine che separa finzione e realtà. Ivanhoe è sicuramente il suo romanzo più famoso e davvero vale la pena leggerlo: è ricco di colpi di scena, di trovate divertenti e mai banali, nonostante i personaggi, spesso, siano degli stereotipi, ma anche questo serve a far sorridere di più.

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