Nel
1194 il regno d'Inghilterra, dilaniato dai conflitti fra sassoni e
normanni, è retto dal vile re Giovanni, impossessatosi del trono
mentre il fratello Riccardo Cuor di Leone è impegnato in Terra
Santa. Dopo la divertente scena iniziale del romanzo, dove i
protagonisti sono i servi di Lord Cedric, Gurth e Wamba, compare il
fuggiasco Wilfred d'Ivanhoe, di ritorno dalla terza crociata, dove ha
combattuto con re Riccardo: per questo fatto, era stato ripudiato dal
padre, Lord Cedric.I personaggi presenti nell'opera sono molti e
tutte le loro vicende finiscono per intrecciarsi, dando così vita ad
innumerevoli avventure. Ed ecco le belle Rowena e Rebecca, il padre
di quest'ultima, Isaac, i malviventi Robin Hood e Frate Tuck e i due
cattivi, il priore di Jorvaulx e il terribile cavaliere templare
Brian de Bois-Guilbert.
Scott
non descrive mai nel dettaglio la fisionomia del suoi personaggi, ma
tratteggia di tutti i tratti più importanti della loro psicologia. I
loro caratteri, inoltre, scaturiscono dalle immagini del paesaggio
che li circonda. Il personaggio di Bois-Guilbert, forse, è quello
più complesso, in quanto è dilaniato da un profondo dissidio
interiore: è un uomo cattivo, fattosi monaco dopo una delusione
d'amore, il quale sfoga la propria pulsione sessuale repressa
combattendo e compiendo il male.
Scott
è stato il primo autore a rompere le regole del romanzo storico: con
lui la storia e il racconto si intrecciano, eliminando il confine
che separa finzione e realtà. Ivanhoe è
sicuramente il suo romanzo più famoso e davvero vale la pena
leggerlo: è ricco di colpi di scena, di trovate divertenti e mai
banali, nonostante i personaggi, spesso, siano degli stereotipi, ma
anche questo serve a far sorridere di più.